Commediografo, novelliere e giornalista italiano. Con Rosso
di San Secondo, Chiarelli e Cavicchioli fu un sostenitore del teatro grottesco,
che al genere tradizionale tendeva ad aggiungere un tono fiabesco e una morale,
più che cinica, ironica e disincantata nel tentativo di creare una
alternativa alla drammaturgia borghese e psicologistica. Fra le sue opere
teatrali citiamo:
L'uomo che incontrò se stesso (1918);
La
fiaba dei tre maghi (1919);
Bernardo l'eremita (1919);
La montagna
artificiale (1920);
L'isola delle scimmie (1922);
La bottega dei
sogni (1927);
Il maestro (1933) (Atri 1882 - Pescara
1942).